venerdì 13 dicembre 2013

LA VERA STORIA DELL’UNITA’ D’ITALIA

Ieri col Regno delle due Sicilie oggi con l’Italia, la storia si ripete


Era di corporatura bassa, alto 1,65, ed aveva le gambe arcuate. Era pieno di reumatismi e per salire a cavallo occorreva che due persone lo sollevassero.

Portava i capelli lunghi perché, avendo violentato una ragazza, questa gli aveva staccato un orecchio con un morso.

Era un avventuriero che nel 1835 si era rifugiato in Brasile, dove all'epoca emigravano i piemontesi che in patria non avevano di che vivere. Fra i 28 e i 40 anni visse come un corsaro assaltando navi spagnole nel mare del Rio Grande do Sul al servizio degli inglesi che miravano ad accaparrarsi il commercio in quelle aree.

In Sud America non è mai stato considerato un eroe, ma un delinquente della peggior specie. Per la spedizione dei mille fu finanziato dagli Inglesi con denaro rapinato ai turchi, equivalente oggi a molti milioni di dollari.

In una lettera, Vittorio Emanuele II ebbe a lamentarsi con Cavour circa le ruberie del nizzardo, proprio dopo "l'incontro di Teano": "... come avrete visto, ho liquidato rapidamente la sgradevolissima faccenda sebbene - siatene certo - questo personaggio non è affatto docile nè così onesto come lo si dipinge e come voi stesso ritenete. Il suo talento militare è molto modesto, come prova l'affare di Capua, e il male immenso che è stato commesso qui, ad esempio l'infame furto di tutto il danaro dell'erario, è da attribuirsi interamente a lui che s'è circondato di canaglie, ne ha eseguito i cattivi consigli e ha piombato questo infelice paese in una situazione spaventosa".

Era Giuseppe Garibaldi.

D'altra parte il governo di Torino aveva disperato bisogno di liquidi, principalmente per pagare le indennità imposte dagli austriaci dopo la prima guerra di indipendenza.

Cavour per la sua abilità e i suoi contatti sembrava l'uomo giusto per gestire la delicata situazione, infatti era Ministro delle Finanze ed era indebitato già allora con i Rothshild, da qui il loro ordine di conquistare il Regno delle due Sicilie perché erano molto più ricche.

Al momento dell’unità d’Italia ben 2/3 delle riserve auree erano al sud; infatti, prima che avvenisse la conquista da parte dell’esercito Savoiardo possedevano ben  443,2 milioni  rispetto ai 225,2 milioni di tutti gli altri regni d’Italia messi assieme (Cit. Francesco Saverio Nitti, Scienze delle finanze . Pierro 1903, Pag. 292)

Lo stato Savoiardo utilizzava il sistema economico inglese - cioè un sistema con una parziale copertura di oro rispetto alle monete circolanti  - e inoltre era notevolmente indebitato  con la  banca inglese dei Rothschild.  La  stessa, appoggiò casa Savoia   nel  "fare l’Italia" in quella  maniera cosi cruenta che conosciamo (anche se in maniera frammentaria) a discapito di milioni di morti causati nel Sud Italia, facendo passare la rivolta popolare che ne scaturì come lotta al brigantaggio. Nulla di più falso ed ipocrita! 

Sono ormai notevoli le nuove fonti storiche che stanno facendo riscrivere la storia del nostro Risorgimento, realizzato anche con  il sostegno di  una regia occulta massonico-liberale che si muoveva dietro le quinte. Poteri, facenti capo – come al solito – al Regno Unito: lo stesso che finanziò la "mitica" marcia dei Mille garibaldini.

Quello che è accaduto allora mi sembra esattamente quello che sta accadendo oggi all’Italia e come allora ci sono sempre di mezzo i Rothshild che, essendo proprietari della Federal Riserve e fondatori dell’FMI a cui la BCE (banca privata) risponde, ci dominano (ecco il perché di certe politiche economiche assurde che anche un bambino capirebbe che sono errate per i cittadini).

Ci sono solo 5 Paesi al mondo dove i Rothschild non hanno fondato una banca centrale e guarda caso in passato dove non c’era ci sono state guerre (Fonte: http://dionidream.wordpress.com/2013/01/30/solo-5-paesi-mancano-ai-rothschild-dove-fondare-una-banca-centrale/)

Come fu precisato da Lemkin, che definì per primo il concetto di genocidio, esso "non significa necessariamente la distruzione immediata di una nazione.... esso intende designare un piano coordinato di differenti azioni miranti a distruggere i fondamenti essenziali della vita dei gruppi nazionali...... Obiettivi di un piano siffatto sarebbero la disintegrazione delle istituzioni politiche e sociali della cultura, della lingua, dei sentimenti nazionali della religione e della vita economica dei gruppi nazionali e la distruzione della sicurezza personale, della libertà, della salute, della dignità e persino delle vite degli individui... non a causa delle loro qualità individuali ma in quanto membri del gruppo nazionale". 

Si dice, inoltre, che vi sono due metodi per cancellare l'identità di un popolo: il primo, quello di distruggere la sua memoria storica; il secondo, quello di sradicarlo dalla propria terra per mischiarlo con altre etnie.

Si parla di circa 150.000 documenti relativi al Mezzogiorno d’Italia pre e post unitario (http://www.napoli.com/viewarticolo.php?articolo=37140) ovvero nel periodo fra il 1860 e il 1870, da cui sarebbe interessante far rimuovere il  “Segreto di Stato” e riscrivere la VERA storia d’Italia.


Davide Mancini

giovedì 17 ottobre 2013

RI – EVOLUZIONE DELLA SANITA’


La Sanità rappresenta l’argomento più importante sia dal punto di vista economico che esistenziale.

L'insufficienza del solo approccio analitico usato sino ad oggi (causa/effetto, diagnosi/cura, domanda/offerta) dimostra tutti i suoi limiti e invoca l'integrazione di questo con un approccio sistemico.

Non bisogna solo costruire gli ospedali per “soddisfare un’offerta del mercato”, bensì bisogna preoccuparsi di non far ammalare le persone!

Questo è il compito più importante di uno Stato degno di tale nome.

Di cosa, se non del benessere dei propri cittadini, dovrebbero occuparsi le istituzioni?

Per questo non bisogna parlare più solo di Sanità, ma di Promozione, Protezione e Produzione della Salute.

E’ possibile sviluppare una nuova cultura dell’intervento pubblico in Sanità attraverso la responsabilità sociale e la partecipazione della comunità verso la ri-evoluzione del sistema sanitario.

Data la portata strategica bisogna puntare sulle Politiche di Formazione/Educazione delle Aziende del Servizio Sanitario con riferimento ai loro effetti culturali e metodologici e alla loro sostenibilità in tempo di crisi.

Tale processo è attuabile solo mediante processi decisionali inclusivi che vedono il Cittadino parte attiva, sulla base di rapporti di eguaglianza con le organizzazioni sanitarie e operatori di settore con l’intento di generare una relazione comunicativa circolare e proficua.

Serve una logica di concreto e immediato avvicinamento alla Comunità, le Aziende sanitarie devono aprirsi ai Cittadini e ai loro rappresentanti concordando accessi a Strutture e Servizi finalizzati allo studio e alla realizzazione, secondo il principio di sussidiarietà, di progetti “reali”.

In tal modo le persone, attraverso una collaborazione sinergica, potranno conseguire una maggiore responsabilizzazione nell’ambito delle scelte e delle azioni proprie e del Sistema Sanitario, orientando sempre più le stesse per Promuovere, Proteggere e Produrre Salute.

Oltre alla partecipazione occorre la trasparenza pertanto anche nella Sanità, che costituisce la voce di spesa primaria delle Regioni, urgono interventi in tal senso, non solo in un’ottica di maggiore legalità e di risparmio, ma anche di ridistribuzione delle risorse a favore del welfare stesso.

E’ dagli appalti che bisogna partire, perché spesso è qui che nascono tutti mali.

Serve un modello di Organizzazione e Gestione delle gare che esiga il rispetto da parte dei partecipanti di un rigoroso Codice Etico in attuazione delle vigenti normative in materia di Responsabilità Amministrativa e dei principi etico-sociali e che preveda inoltre, un responsabile della gestione del processo nonché della pubblicazione online di tutte le varie fasi dell’appalto che saranno archiviate in rete dove rimarranno a disposizione dei singoli cittadini.

Senza questi cambiamenti metodologici e culturali, ci diranno che sono costretti a privatizzare la Sanità perché non hanno scelta e ci aspetta un futuro dove solo chi avrà i soldi potrà permettersi delle cure dignitose.

Intanto in Italia sorgono già i primi Pronto Soccorso privati….


Davide Mancini

Attivista M5S

sabato 17 agosto 2013

NO TAP

NO TAP
STOP AL CONSUMO DELLE RISORSE

Tutto quello che c'è da sapere sulla TAP


Cos’è la TAP?

La TAP (Trans Adriatic Pipeline) è un gasdotto che avrà una lunghezza di circa 870 chilometri, la massima elevazione da cui passerà sarà 1800 metri tra le montagne dell’Albania, mentre il punto più profondo per accogliere la sezione subacquea dell’opera sarà di 810 metri nel nostro mare Adriatico.
Il tratto del gasdotto avrà un diametro di 1,2 metri, invece il diametro della porzione sottomarina sarà di 0,91 metri; inizialmente avrà una capacità di trasporto di 10 miliardi di Smc (metri cubi standard) all’anno, mentre in futuro si prevede di migliorare la capacità di trasporto almeno di due volte utilizzando compressori appropriati.

In principio gli azionisti erano Axpo (42,5% Svizzera), Statoil (42,5% Norvegese) ed E.ON (15% Tedesca), mentre ora sono:

- BP (20% Inglese), Socar (20% Azera), Statoil (20%), Fluxys (16% Belga), Total (10% Francese), E.ON (9%) e Axpo (5%).

Naturalmente non è presente un solo gruppo italiano...

Di recente, il nostro Primo Ministro Enrico Letta ha affermato che comporterà un abbattimento dei costi energetici «Rendendo inoltre l’area adriatico-jonica il fulcro della futura politica energetica europea»; concetti già ribaditi dalla Sen (la Strategia energetica nazionale), approvata ultimamente.

Come porterebbe a una diminuzione dei prezzi se la quantità di gas consumata in Italia (dati 2011 fonte Ministero dello sviluppo economico - Dipartimento per l'Energia – DGSAIE) è di 77.917.000.000 (circa 80 miliardi) di Smc a fronte di una produzione in grado di soddisfare solo il fabbisogno annuo di 3 milioni di consumatori domestici, meno della stessa popolazione pugliese?

Tutto questo in una regione, la Puglia, che produce l’86% di energia in più del suo fabbisogno!

L’energia elettrica utilizzata entro i confini italiani è già pesantemente sbilanciata verso fonti non rinnovabili, inquinanti e costose, come il gas naturale (54% contro una media europea del 22) e petrolio (10% contro una media europea del 3) perché continuare su questa strada sbagliata?

Non c’è bisogno di questo gasdotto per ridurre la bolletta, è sufficiente la volontà politica di una classe dirigente che stia attenta agli sprechi e che sfrutti le energie rinnovabili che sono alla portata di tutti e infinite!

In un'intervista esclusiva al Sole 24 Ore la direttrice dell'Agenzia internazionale per l'Energia (Aie), Maria van der Hoeven, ha accolto con scetticismo la vittoria della Trans Adriatic Pipeline (Tap) come rotta di trasporto delle forniture di Shah Deniz 2 (in Azerbaijan): rallegrarsi è prematuro, ha spiegato, finché non sarà presa la decisione finale d'investimento per lo sviluppo del giacimento e comunque non bisogna farsi illusioni: la realizzazione del Corridoio Sud potrebbe non ridurre sensibilmente i prezzi del gas per i consumatori, né ci affrancherà – se non in minima parte dalla dipendenza dalle forniture russe. Shah Deniz è un giacimento difficile da sviluppare, i costi sono molto elevati e bisogna considerare che la persistente debolezza della domanda di gas in Europa e la trasformazione dei meccanismi di prezzo sul mercato europeo sollevano dubbi sulla redditività del progetto.

Inoltre, per realizzare questo progetto il presidente della regione Nichi Vendi(o)la di SEL (Sinistra Ecologia e Libertà) ha ratificato la nuova legge regionale n.12 del 2013 (detta “Legge taglia-ulivi”) che introduce ulteriori deroghe al divieto di espianto degli alberi “monumentali” per lo più ulivi secolari, minacciando di fatto la sopravvivenza del paesaggio pugliese, depauperando e offendendo il simbolo stesso della nostra regione e compiendo l’ennesimo attentato a un territorio già messo a dura prova dalla presenza dell’Ilva, da un uso spregiudicato di pannelli fotovoltaici e da altre opere di “interesse pubblico”.

A San Foca sono minacciati i fondali di posidonie (piante acquatiche protette) e con esse l’intero habitat marino e questo proprio in una rinomata località turistica più volte premiata con la "bandiera blu"!

Minare il territorio apulo e di conseguenza il turismo, la sua agricoltura e il settore ittico significa continuare a togliere ai pugliesi le poche risorse che restano per il proprio sviluppo economico.

Bisogna salvaguardare l’incolumità della popolazione locale che perderà le sue fonti di sostentamento (pesca e turismo) e l’integrità del paesaggio.

Ricordo che quest’ultimo fa parte del patrimonio naturale e culturale che andrebbe difeso così come previsto dall’Unesco e dalla Convenzione per la Salvaguardia del Patrimonio Mondiale, firmata a Parigi nel novembre 1972 e ratificata in Italia con legge 6 aprile 1977, n. 184, che definisce il concetto di patrimonio culturale e naturale, nonché le modalità per attuare la sua protezione.

Perché vogliono distruggerlo?

Se la Tap sarà costruita sarà una strage annunciata perché il movimento delle placche terrestri la distruggerà in non molti anni, infatti l’Africa si muove verso nord, schiacciando il Mediterraneo: Africa ed Europa si avvicinano di 2 centimetri ogni anno, mentre l’Italia sta ruotando verso la Jugoslavia e l’Adriatico tende a chiudersi.






Come pensano di ovviare a questo problema?

Come mai, se l’inizio dei lavori è previsto nel 2015 già da quest’anno la Tap sta sponsorizzando eventi estivi?

Come mai i media tradizionali si affaticano tanto nel comunicarci che porterà solo benefici?

Mi sa, che come al solito, stanno solo cercando di indorarci la pillola, manipolando i pensieri di chi purtroppo non si informa in rete; ma il MoVimento 5 Stelle c’è! Loro non si arrenderanno mai…noi neppure!


Davide MANCINI
Attivista Movimento 5 Stelle

domenica 6 gennaio 2013

CITTADINI IN MOVIMENTO


Questa è la puntata pilota di un video blog (vlog) che si pone l’obiettivo di accompagnare il MoVimento 5 Stelle alle elezioni nazionalidi Febbraio, diffondendo le principali notizie inerenti le attività del movimento.  Questo e altri video possono essere utili SOLO con il contributo degli attivisti. Inviate le vostre segnalazioni! Diteci i vostri eventi in programma, le vostre battaglie, gli articoli di giornale che vi riguardano…. Insomma, in una parola: PARTECIPATE :D