martedì 3 luglio 2012

Bari, fra discariche a cielo aperto e puzza, non è tutto oro quel che luccica



di Giampiero Milone



I proverbi non sbagliano mai: "Non è oro tutto quel che luccica". Per confermare tale detto è sufficiente recarsi a Bari per le strade del quartiere Poggiofranco tra Via Madre Teresa di Calcutta e via T. D' Aquino.

Orbene, per chi non lo sapesse, Poggiofranco è tra i quartieri più "residenziali" di Bari, il quartiere dove da ultima si sta diffondendo la movida notturna con l'apertura di numerosi locali e ristoranti presso la nuova "piazzetta".
Tuttavia, basta spostarsi di qualche centinaia di metri, dalla zona sopra elencata, per comprendere che, nella città di Bari, la pulizia e la qualità dell'aria che si respira non è del tutto salutare per i baresi.
E' intollerabile che in una Città dove si dovrebbe svolgere la raccolta differenziata (così come previsto nel programma elettorale del Sindaco in carica) si possano "ammirare" discariche a cielo aperto con buste, bottiglie in plastica, televisori, mobili e chi più ne ha più ne metta. 

La lista dei quartieri, dove possiamo notare simili disfunzioni, aumenta ove si consideri che tali situazioni di discariche organiche le possimamo trovare anche in altri quartieri: San Pasquale (Via Postiglione, Via Dei Mille e Via Cirillo); e Libertà; sul Lungomare tra Palese -Santo Spirito, altro che odore di mare...

Allora, da libero cittadino, mi sorge spontaneo un quesito: "Ma cosa c'è che non va?"
Da cittadino innammorato della città di Bari, il mio augurio è che da un lato, chi di dovere provveda al più presto a riportare a livelli di tollerabilità la situazione sopra descritta; dall'altro lato, un piccolo rimprovero ai cari baresi: "Per cortesia, comprate palette ecologiche per cani."
Tuttavia, mi chiedo: "Pagando la Tarsu (tassa immondizia o dell'immondizia, come dir si vuole) ho diritto a camminare per le strade della mia città con la possibilità di respirare aria NON FETENTE e di camminare senza dover competere virtualmente con il noto sciatore Alberto Tomba?"
Da ultimo, però, oltre al "zig zagare" si sono aggiunte due nuove attività: il salto in lungo e la respirazione "sub aria" (in antitesi con la sub acquea). 

A proposito, per quel che mi riguarda ho stabilito un nuovo record: ho camminato senza respirare (maglia al naso ndr.) per 5 metri con saltello finale di un ostacolo alto 15 cm e lungo 50 cm. Eh già! l'attività deve svolgersi con una magliettina che stringe le narici... altrimenti sei squalificato dalla partita! 
Ma no! Le competizioni sportive lasciamole a chi di dovere. Io voglio semplicemente raggiungere il mio posto di lavoro respirando aria pulita, camminando regolarmente senza dover "zig zagare" o saltellare.

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